Per capire come si verifica la perdita dell'udito, è anzitutto importante apprendere i meccanismi che permettono di percepire una sensazione uditiva.
Il suono consiste in onde pressorie condotte attraverso l'aria o l'acqua. L'orecchio trasforma queste onde sonore in impulsi nervosi uditivi, che vengono trasmessi al cervello.
Tutte le condizioni che a livello dell'orecchio medio bloccano il normale trasferimento delle vibrazioni dalla membrana timpanica alla finestra ovale provocano la sordità di conduzione (periferica). Qualunque ostacolo esterno al canale uditivo, come un tappo di cerume o acqua, può causare una temporanea perdita dell'udito. La cicatrizzazione e la perforazione della membrana del timpano o l'immobilizzazione di uno o più ossicini uditivi sono tra i più gravi esempi di perdita dell'udito.
Quando il problema si manifesta a livello della coclea o lungo la via acustica si verifica la sordità nervosa (centrale). In questo caso le vibrazioni continuano ad arrivare alla finestra ovale, ma i recettori non rispondono oppure emettono risposte che non raggiungono la destinazione, cioè il cervello. Certi farmaci sono in grado di penetrare nell'endolinfa e possono distruggere i recettori. Anche le infezioni batteriche possono danneggiare le cellule capellute o le strutture nervose.
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La perdita di udito può essere lieve, moderata, grave o profonda. Il livello di ipoacusia in una persona è determinato eseguendo un test dell'udito per determinare il suono, misurato in decibel (dB), più basso che il paziente è in grado di sentire. Alcuni disturbi all'orecchio, come il tinnito, non causano necessariamente la perdita dell'udito.
Per fornire un'idea, può essere utile confrontare i livelli di deficit acustico con alcuni suoni familiari:
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